Libreria |
Autore/titolo/editore |
Copertina |
Breve descrizione |
Motivazione della proposta |
Alfani |
Giorgio Boatti
Un paese ben coltivato
Laterza. 2014 |
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Con lo sguardo spiazzante di chi, digiuno di ogni sapere specialistico,
è curioso di tutto, Giorgio Boatti racconta storie di persone che
hanno scelto di ridare vita a cascine e masserie, di mettersi insieme
per creare aziende radicate nella tradizione ma capaci di sfide
innovative. Un affresco controcorrente in un paese dove, per abitudine,
bisogna dire che tutto va male. Un percorso interiore in cui il
disegno del paesaggio e della vita si confondono. Rivelano un’Italia
con i piedi ben piantati per terra dove è all’opera un futuro che
riguarda ognuno di noi. |
Riteniamo l'opera di Boatti interessante e attinente al tema
del Premio. (Umberto e Serena Panerai) |
Stensen |
Monica Gentile
Tira scirocco
Pacini Editore. 2014 |
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On the rad |
Massimo Maggia
Passaggio a Nord Ovest
Alpine Studio. 2014 |
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Il libro in parte racconta delle gesta del grande esploratore
Amundsen e di come, riuscendo a trovare la catarsi con la natura
artica, riuscì nelle sue imprese; in parte invece è un resoconto
del viaggio che l’autore ha compiuto nel circolo polare artico
sulle tracce di Amundsen, a contatto con la natura incontaminata
e con i popoli inuit, alla ricerca dello spirito artico
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Oltre ad essere un capolavoro di scrittura, l’autore riesce a
farci da guida in un viaggio alla scoperta di un mondo arcaico
ed ancestrale dove l’uomo diventa parte della natura, non solo,
la abita, in un percorso spirituale che dà una chiave di lettura
esistenziale sulla natura stessa dell’uomo e sull’anima del
mondo. Un libro che lungi dall’essere un resoconto sterile di
avventure diventa un canto alla bellezza della natura
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Florid |
Paolo Repossi
L'erba che fa il grano
Instar Libri. 2013 |
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Ai lati della strada che sale alla cascina della Sbercia il vecchio
Pietro Mezzadra ha piantato due querce quando suo figlio Gigi ha
sposato Lucia, poi ha proseguito piantando una quercia per ogni
nipote: nel 1930 gli alberi sono otto. Successi e fallimenti, figli,
affari e nuove terre costellano una storia famigliare che abbraccia
gran parte del secolo raccontando come è cresciuta l'Italia minore
delle colline. |
Vero romanzo corale. La capacità dell'autore di raccontare
attraverso le diverse storie dei protagonisti il novecento italiano
e la trasformazione di un paese da prevalentemente contadino a industrializzato
e cittadino, ne fa un romanzo/affresco particolarmente godibile.
Più si va avanti con la lettura e più ci rendiamo conto che i protagonisti
non sono i personaggi , ma l'Italia. |
Libri Liberi |
Zerocalcare
Elenco telefonico degli accolli
Bao. 2015 |
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L’umanità che compare vivida nelle graphic novel disegnate da
Zerocalcare è fatta di precarietà, di insicurezze, ma anche di
valori a cui rimanere fedeli per non disperdere la propria
identità, in un toboga di quotidiana fatica, l’autore raccoglie
alcune storie comparse nel suo Blog dal 2013 al 2015. Tornano i
miti dell’adolescenza, quelli dei cartoni e dei videogiochi
della generazione “anni ottanta”, ma surreali, divertentissimi.
Si affollano sulle spalle del vignettista di culto, carichi di
esperienza dell’umano fardello. A questo equilibrio instabile si
sommano gli “accolli” cioè tutta quella fauna di petulanti
seccatori pronti a dare e a chiedere consigli, tipi che si
appiccicano, che rallentano la salita, da schivare come in uno
slalom ma che, comunque, raccontano le debolezze e i sogni
dell’umanità
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Il successo di Zerocalcare è testimoniato dalla valanga di
post sul suo “blog dei fumetti” e dal numero di fans che
seguono, in condivisione totale, le storie scalcinate di questo
nerd, protagonista e autore allo stesso tempo. Ironico, amaro,
irresistibile. Storie in cui compaiono umani incasinati,
proiezioni zoomorfe dell’inconscio, l’amico armadillo,
tartarughe ninja e il Mammouth di Rebibbia. Attivo da tempo come
vignettista per testate giornalistiche come Liberazione e La
Repubblica XL, diventa noto nel 2011 con “La profezia
dell’Armadillo”, il suo primo albo a fumetti a cui seguono “Un
polpo alla gola”, “Dodici” “Dimentica il mio nome” giunto
secondo al Premio Strega Giovani, il più recente “L’elenco
telefonico degli accolli” e l’ultimo, struggente reportage del
viaggio in zone di guerra “Kobane Calling” incentrato sul
conflitto tra Curdi e Stato Islamico. Zerocalcare disegna con
uno stile grottesco, dolceamaro, riuscendo a fondere narrazione
onirica e satira con una spietata analisi sociologica. (Giovanni
Gheri)
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Cuccumeo |
Antonia Pozzi
Nel prato azzurro del cielo
Motta Junior. 2015 |
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Citè |
Vanni Santoni
Muro di casse
Laterza. 2015 |
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Fortuna |
Robert Parodi
Controsole. Un uomo, un ragazzo e una moto
Tea. 2011 |
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Un padre che ha lasciato le certezze di un’esistenza sui
binari, e anche gli affetti, per inseguire il sogno di una vita
diversa. Un figlio adolescente chiuso nel suo mondo. Salgono
insieme su una moto per affrontare un problema che si trova,
forse, dall’altra parte del globo. Lui, il ragazzo, vuole fare
qualcosa di concreto, per la prima volta; lui, il padre, vuole
ricostruire il rapporto con quel figlio sfuggente. Guidano per
diecimila chilometri, su una vecchia Harley che conosce le
strade del mondo, attraversano un confine dopo l’altro, un
paesaggio dopo l’altro, un popolo dopo l’altro – dall’Italia
all’India, passando per la Turchia, l’Iran e il Pakistan. E
chilometro dopo chilometro si parlano, si scontrano, si
avvicinano, imparano di nuovo a volersi bene
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Oltrepassare il panorama ristretto dell’anima e dei rapporti
umani in cui spesso la vita ci imprigiona alle volte richiede un
viaggio attraverso paesaggi, luoghi e ambienti lontani. E in
questo chilometrico cammino non solo interiore un padre ritrova
se stesso e il rapporto con suo figlio
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Il Menabò |
Tomaso Montanari
Privati del patrimonio
Einaudi. 2015 |
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Il libro “Privati del patrimonio” affronta un tema di
scottante attualità, la gestione del patrimonio culturale,
artistico e paesaggistico italiano. Senza adeguati finanziamenti
pubblici destinati alla tutela dei beni comuni, sta guadagnando
terreno un’impostazione economicistica che lascia sempre più
spazio alla privatizzazione o nel migliore dei casi
all’affidamento ai privati di monumenti, musei e luoghi di
grande bellezza naturale e paesaggistica. Con una ironia
tagliente l’autore conduce il lettore lungo tutta quella che a
ragion veduta potrebbe essere definita la via crucis del
patrimonio culturale italiano che ogni giorno ci viene sottratto
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Un’analisi lucida che dimostra come ormai il termine
valorizzazione (e valore, nel degrado etico-linguistico che
caratterizza la fase storica attuale, assume puntualmente il
senso di una mercificazione dei beni comuni. È ai privati che
ormai ci si rivolge per sostenere ogni forma di politica
culturale, in contrapposizione a quello che resta della
“politica degli uomini di cultura in difesa delle condizioni di
esistenza e di sviluppo della cultura” (Norberto Bobbio). Una
svolta fondata sul mercato la cui sfera di valori non coincide
con quella della comunità. Tommaso Montanari, analizzando i
limiti della scelta privatistica prende coraggiosamente
posizione contro questa deriva che non può non portare i beni
culturali e paesaggistici verso un’inesorabile alienazione,
snaturamento e perdita di quanto appartiene a tutti, mostrando
come sia invece auspicabile affidarci sempre di più ad una
rinnovata dimensione pubblica. (Libreria Menabò)
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Puntifermi |
Romana Petri
Le serenate del ciclone
Neri Pozza. 2015 |
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Romana Petri è figlia d’arte, il padre era un celebre
cantante lirico che ha poi sperimentato il cinema, ovvero lo
spettacolo “commerciale” per poi tornare ai teatri. Suddiviso in
due parti ben distinte da registri narrativi differenti (prima e
dopo la nascita dell’autrice) è una gustosa e ricchissima
passeggiata nella storia politica e sociale del nostro paese
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L’autrice ricostruisce una biografia affettiva del padre,
tratteggiando uno scenario storico sociale tutto italiano.
Questo è il paesaggio del tema del concorso, il paesaggio
nostrano, dalla campagna alla città, dalla guerra alla pace,
dalle opportunità alle pastoie della società. Aldilà del fatto
che il romanzo sia ben scritto e il protagonista quantomeno
affascinante, il vero sapore di questo libro è proprio lo
scenario, il paesaggio appunto, in cui egli si muove. (Ilaria
Guidelli)
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Dei Lettori |
Vinicio Capossela
Il paese dei coppoloni
Feltrinelli. 2015 |
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Il libro parla di un uomo che tona nelle terre dei padri. Questa
terra è evidentemente un Sud del paese Italia. Ma è pure, forse,
un qualsiasi Sud del mondo. Il viandante che è la voce narrante
del libro si riempie di storie. Storie che vede e vive, storie che
ricostruisce nella sua memoria. Raccontando così un “paesaggio”
fatto di luoghi, persone, animali, suoni, luci, parole antiche o
inventate al momento. |
Ci sembra veramente un libro nato per raccontare un paesaggio
“antropologico”. I luoghi sono importanti, ma sono solo una parte.
Di questo paesaggio fanno parte uomini e donne che possono stare
solo lì e che in un altro posto sarebbero impensabili. Ma fanno
parte anche certe parole, apparentemente ostiche, che a quel paesaggio
fanno da colonna sonora. E anche gli animali, quelli che c’erano
e che ora non ci sono più, e quelli che lì non dovrebbero starci,
perché non stanno nel loro “paesaggio naturale”. E pure la luna…
Il paesaggio che racconta Capossela è certamente “esteriore”, ma
anche, e molto, interiore. Insomma te lo porti appresso e non sai
se è lui che sta dentro di te o se è tutto il contrario. (Fiammetta
Gaudioso) |
Chiari |
Marco Teglia
Il popolo va a Viareggio
Sartus. 2014 |
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In questa serie di racconti il protagonista
aiuta a figliar la vacca, pota la vite, è un costruttore abile
di pagliai, rassetta gli ulivi, taglia l’erba, va al mare (fuori
dal suo mondo), si reca a Pisa a vedere la torre pendente. |
l’uomo della terra e osserva le cose che
fanno parte del paesaggio e della sua vita. costruisce lui
stesso un paesaggio, innalzando pagliai. arando il campo.
potando l’erba o piantando alberi da frutto e il passare delle
stagioni diventa esso stesso un nuovo scenario, dove il
contadino trova la sua armonia, tra il guardare il vedere ed il
fare. (Libreria Chiari) |
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